Nell'anno in cui la FIR festeggia i 50 anni dalla propria nascita arrivano a Padova gli All Blacks, di passaggio per il loro tour francese. La data richiesta dai neozelandesi (22 ottobre) costringe la FIR a fare i salti mortali (il giorno dopo a Varsavia l'Italia gioca in Coppa Europa).

Nasce così il XV del Presidente affidato a Giancarlo Bussone e Carwyn James, una formazione costituita intorno alla miglior Italia possibile, orfana di Elio De Anna convocato a Parigi con il Resto del Mondo, rafforzata da tre stelle straniere che giocano in campionato: Naudé, Pardiés e Babrow.

Ai 21mila accorsi all'Appiani la formazione azzurra regala una giornata da consegnare alla memoria: alla fine del primo tempo il risultato è sul 6-6 e a pochi minuti dal termine è fermo sul 10-9. Solo allo scadere McKechnie segna la meta della vittoria. La sconfitta dell'Appiani ha il sapore del trionfo. Ancora oggi è il miglior risultato di sempre contro i leggendari ABS.

Arturo Bergamasco è tra gli uomini a disposizione di Bussone-James.

Nativo di Carrara Santo Stefano, in provincia di Padova, entrò nel 1967 nella locale squadra di rugby, nella quale militò fino al 1975 anno in cui si trasferì al Petrarca, con il quale vinse due campionati (1976-77, dopo uno spareggio vinto a Udine proprio contro il Rovigo, la sua ex squadra, e 1979-80), e una Coppa Italia (1981-82).

In Nazionale italiana Arturo Bergamasco esordì nel 1973 durante lo storico tour dell'Africa Australe, il primo che l'Italia affrontava fuori dall'Europa.
Vanta quattro caps con la Nazionale Azzurra, l'ultimo nel novembre del '78 contro la Russia.

Il 22 ottobre del 1977 fu chiamato dalla Federazione Italiana Rugby per affrontare gli All Blacks, match si disputò all'Appiani di Padova e che cadeva nel 50esimo anno dalla nascita dalla FIR.